Pintaudi replica al Codacons sulla assistenza sanitaria ai migranti della Diciotti

Pintaudi replica al Codacons sulla assistenza sanitaria ai migranti della Diciotti

27 Agosto 2018 Redazione 0

Il Referente regionale per il Biocontenimento, sistema voluto e realizzato dall’attuale Commissario dell’Arnas Garibaldi, dott. Giorgio Santonocito,  risponde a quanto sostenuto dall’associazione di
consumatori che ieri in una nota aveva espresso “forte preoccupazione per la gestione della problematica sanitaria conseguita allo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti a Catania” chiedendo “quali procedure siano state seguite nell’ospedalizzazione di questi casi se sarà accertata la veridicità della notizia secondo cui il primo contatto sanitario sia stato svolto al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Garibaldi con assegnazione di codici verdi a tutti i casi”. Secondo il Codacons “non è accettabile che tutta la vicenda sia stata gestita con tale superficialità e noncuranza della protezione della salute pubblica”. Ecco la replica del Dott Sergio Pintaudi.

L’Ospedale Garibaldi di Catania, con Decreto assessoriale del 6 luglio 2017 pubblicato sulla GURI n°31
del 28 luglio 2017 – recante il Piano di Contingenza Sanitaria Regionale Migranti – è stato individuato
quale Struttura Ospedaliera Regionale di Riferimento per il Biocontenimento e, per questo, è stato
inserito (insieme all’Ospedale Sacco di Milano e all’Ospedale Spallanzani di Roma) nel documento
NATO del Ministero della Salute di “Pianificazione della risposta sanitaria in caso di situazioni di
emergenza nazionale e di imponenti improvvisi fenomeni migratori interessanti il territorio nazionale”.
Pertanto è l’Ospedale siciliano che assieme alle altre strutture dello Stato elabora le procedure, i
protocolli, le linee guida e i percorsi che vengono adottati nei casi in cui fenomeni infettivo-diffusivi
possono interessare il territorio nazionale e/o regionale.
L’incarico che l’Ospedale Garibaldi ha ricevuto da Stato e Regione, non è altro che il frutto della grande
collaborazione che si è sviluppata negli anni tra le più qualificate professionalità delle strutture
interessate (Infettivologi, Rianimatori, Medici dell’emergenza ospedaliera, Croce Rossa Italiana, Medici
del Ministero della Salute, esperti del Ministero degli Interni ecc.) La Regione Siciliana ha identificato,
per le operazioni di coordinamento e gestione del paziente in alto biocontenimento, lo scrivente quale
Referente Biocontenimento e sicurezza sanitaria Regionale da Medevac – trasporto paziente con
sospetto caso di malattia infettiva diffusiva, ed è in tale funzione che la mattina del 25 u.s. insieme ad
altro personale dell’Ospedale Garibaldi ed ai medici dell’USMAF-SANS di Catania mi sono recato a
bordo di Nave Diciotti al fine di effettuare una rivalutazione dello stato di salute dei migranti richiesta
dal Comandante della nave all’USMAF-SANS di Catania, richiedendo anche la collaborazione della
CRI per i compiti propri nelle attività di Biocontenimento.
Dalla valutazione sanitaria effettuata risultava l’esigenza di trasferire i seguenti migranti: due con
sospetta TBC, tre con sospetta Polmonite, uno con fistola infetta, 11 donne per sospetta violenza
sessuale per accertamenti clinico ostetrico-ginecologico.
Dette valutazioni venivano comunicate al Comandante della Diciotti e veniva attivata la CRI per il
trasferimento dei pazienti, l’Unità di Biocontenimento, le Strutture di Ostetricia e Ginecologia,
Infettivologia e Pneumologia dell’Ospedale Regionale di Riferimento per il Biocontenimento,
l’Ospedale Garibaldi.
I Trasferimenti sono quindi stati attuati seguendo le procedure per l’isolamento di pazienti
potenzialmente affetti da patologia infettiva a diffusione per via aerea, in ambulanza dedicata della CRI,
facendo indossare ai sospetti pazienti la prescritta maschera di isolamento denominata FFP3, il
trattamento dei sospetti all’interno dell’Ospedale Garibaldi è stato effettuato da personale dedicato ed
appositamente formato e dotato degli appositi Dispositivi di Protezione Individuale che dopo l’uso
vengono eliminati in modalità specifica, all’interno della camera ISOARK, appositamente allestita in
zona dedicata del Pronto Soccorso, dotata di accorgimenti specifici quali trattamento dell’aria in
pressione negativa trattata mediante filtri Hepa e flussi laminari, il ricovero del pazienti affetti da
patologia infettivo-diffusiva è stato disposto presso la Struttura di Malattie Infettive in camere singole di
biocontenimento a pressione dell’aria negativa.
Pertanto ritengo di poter rassicurare il responsabile del Codacons e i concittadini catanesi che i
protocolli seguiti da tutti gli operatori intervenuti USMAF-SANS, CRI, Sanitari dell’Ospedale Garibaldi
sono quelli elaborati e previsti per i casi occorsi su nave Diciotti, che l’iter del trasferimento e quello del
trattamento non ha mai messo in pericolo ne la popolazione ne gli altri utenti dell’Ospedale e lo
ringrazio per avermi dato l’opportunità di rappresentare alla popolazione il grado di avanzata capacità
sanitaria che la nostra regione ha sviluppato nel settore della Sicurezza Sanitaria.
Colgo infine l’occasione per ringraziare l’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, per aver condiviso e
supportato con la sua presenza gli operatori sanitari.

Dott. Sergio Pintaudi
Referente Regionale per il Biocontenimento e
Sicurezza Sanitaria Regionale – MEDEVAC
Direttore Dipartimento di Emergenza
Direttore Rianimazione “Antonella Caruso”
Ospedale Garibaldi – Catania

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Redazione

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