Ragusa, incontro sulle nuove fragilità

Ragusa, incontro sulle nuove fragilità

31 Gennaio 2018 di: Nuccio Sciacca 0

Le nuove “fragilità” di una società in continuo cambiamento con nuove scale di valori, nuove dipendenze, nuove relazioni interpersonali, si traducono in quadri clinici che vanno dal disagio alle somatizzazioni fino a forme cliniche gravi di rifiuto della vita o difficoltà a gestirne gli aspetti relazionali. Nell’ambulatorio del medico di famiglia tutto ciò passa a volte inosservato e la gestione delle forme che giungono alla osservazione del MMG non è semplice per una
inadeguata formazione del professionista rispetto a tali nuove forme di sofferenza. Questo il razionale dell’incontro dal titolo “La fragilità in medicina generale: aspetti clinici, sociali e legali” che si è tenuto a Ragusa nella sede dell’Ordine dei medici con la neo eletta presidente Rosa Giaquinta, organizzato da SIMG, FIMMG con le associazioni Donne medico e DonneaSud. Il corso si prefiggeva di motivare il medico di famiglia per intercettare con anticipo queste condizioni cliniche evolutive e predisporre gli strumenti necessari per la loro gestione. L’obiettivo formativo era la promozione del benessere fisico e mentale in categorie deboli quali l’adolescente, la donna troppo spesso vittima di fenomeni in crescita come femminicidio, stalking, violenza e la famiglia nel suo complesso la cu i fragilità è documentata da un notevole incremento di separazioni e divorzi con conseguenti dinamiche di coppia che evolvono verso forme di efferata violenza. Implementare l’attenzione del medico di famiglia, fulcro del servizio sanitario verso queste nuove e diversificate forme di fragilità significa investire sull ‘opportunità che questa figura professionale ha di intervenire in fase preventiva o in fase precoce di disagio e porre in essere strumenti clinici e sociali d’intervento al fine di evitarne l’evoluzione. Altro obiettivo formativo era l’intervento sulla solitudine intesa come condizione umana trasversale dalla giovane fino alla tarda età al fine di prevenirne le evoluzioni patologiche con gravi ricadute sulla comunità. Sono intervenuti Giovanni Digiacomo, Laura Pisana, Orazio Palazzolo, Maria Concetta Distefano,, Rossana Caudullo, Linda Sciacco, Letteria Tomasello Giuseppe Caccamo, Roberto Zelante, Sandro Vero, Santi Benincasa , Rosario Morello  e Gisella Scollo con la testimonianza di Serafina Strano e la partecipazione di Loredana Cannata. Un plauso particolare a Gianni Di Giacomo, Presidente locale di SIMG, perchè queste iniziative sono occasione importante per arrivare a soluzioni definitive del problema della sicurezaa nelle Guardie mediche, ad esempio, finendola magari di essere contro la richiesta di vigilantes “perchè comunque nell’emergenza sarebbe la soluzione più valida” come ha detto Serafina Strano che ha anche chiesto compattezza nelle richieste da fare all’Assessore Razza.

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


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