La presenza di tanti studenti degli Istituti superiori della provincia di Siracusa assieme a dirigenti scolastici ed insegnanti, e la loro partecipazione attiva sul palco del Teatro Comunale aretuseo, assieme ai tanti relatori, testimonial e rappresentanti delle Istituzioni locali, messaggeri dell’invito alla prevenzione e ai corretti stili di vita che ha inteso lanciare il Salus Festival, terza edizione della kermesse promossa dal Cefpas sotto l’egida dell’Assessorato regionale della Salute, ha reso suggestiva e a tratti emozionante la seconda giornata siracusana dei lavori condotti dal direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu, dedicati ai temi della prevenzione delle tossicodipendenze, del gioco d’azzardo patologico, delle politiche integrate di prevenzione delle stragi del sabato sera, della violenza di genere, dell’immigrazione, della sana e corretta alimentazione con la partecipazione, quest’ultimo, del nutrizionista Giorgio Calabrese. “Abbiamo voluto affidare il messaggio di prevenzione per la salute – ha detto il direttore sanitario Anselmo Madeddu – a tutte le forme di comunicazione che fossero quanto più vicine e tra la gente. Anche il linguaggio empatico ed emozionale di altri strumenti come il cinema, il teatro, lo sport, rientra nella formula del festival che abbiamo voluto realizzare per parlare anche ai cuori delle persone. Dalla piazza dello scorso anno siamo passati quest’anno al teatro dove sul palco abbiamo voluto protagoniste le persone”. Nella palestra dell’Istituto scolastico Antonello Gagini, la conclusione del Salus Festival è stata celebrata con una partita di baskin tra le squadre dei SuperAbili di Avola e dei Diversamente Uguali di Siracusa insieme agli studenti del Gagini, organizzata dal responsabile Baskin Sicilia Giuseppe Battaglia con il valido supporto del formatore Baskin nazionale Vincenzo Spadaro, degli insegnanti di Scienze Motorie dell’Istituto Sebastiano Di Caro e Maria Brischitti. La manifestazione è stata presieduta dal commissario dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta e dal direttore sanitario Anselmo Madeddu, ospiti della dirigente scolastica del Gagini Giovanna Strano. “Una giornata straordinaria per una indimenticabile lezione di vita – ha detto il commissario Salvatore Brugaletta – – che ci hanno dato gli atleti e i tanti studenti e le tante famiglie che hanno partecipato all’evento. Non potevamo chiudere meglio questi tre giorni del Salus Festival perché lo sport è vita ed integrazione. Tutti insieme, Istituzioni, personalità del mondo dello sport, della scienza, della cultura e dello spettacolo, associazioni e movimenti presenti sul territorio – ha aggiunto il direttore sanitario Anselmo Madeddu abbiamo voluto lanciare il messaggio che la prevenzione aiuta a vivere meglio ed in buona salute. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educare i giovani a seguire corretti e sani stili di vita contribuendo a diffondere l’importanza della prevenzione”. Negli ambulatori allestiti nell’androne del Teatro, nelle due giornate del Salus Festival siracusano, screening e visite gratuite per il pubblico e, nell’ambulatorio allestito con personale medico ed infermieristico del Semp diretto da Lia Contrino con il supporto di una autoambulanza di soccorso avanzato con personale medico dell’Unità operativa Pte 118 dell’Azienda diretta da Gioacchina Caruso e con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, è stato somministrato il vaccino antinfluenzale ai tanti che ne hanno fatto richiesta, seguendo l’esempio che ha voluto dare per primo il commissario dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta ed altri rappresentanti istituzionali per l’Influ day, la giornata dedicata alla vaccinazione antinfluenzale promossa in Sicilia dall’Assessorato regionale della Salute: “La salute è un bene prezioso – ha detto il commissario Brugaletta – e dobbiamo impegnarci tutti affinché venga tutelata. Vaccinarsi è importante perché riusciamo a debellare malattie e complicanze che possono essere gravi e a volte anche fatali. E’ importante che vengano utilizzate tutte le risorse che il servizio sanitario mette a disposizione. Prevenire è possibile, diamo qualità alla nostra vita. Grazie ai medici di famiglia che ci collaborano egregiamente nella campagna di vaccinazione antinfluenzale e a quanti aderiranno numerosi al nostro invito”. E il tema della vaccinazione antinfluenzale, delle nuove politiche vaccinali, con la divulgazione di dati, elementi di criticità e strategie di intervento è stato al centro di una sessione di lavori scientifici condotta dal direttore del Semp dell’Asp di Siracusa Lia Contrino con gli interventi del direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Umberto primo di Siracusa Gaetano Scifo e del segretario della Federazione dei medici pediatri di Siracusa Salvatore Platania. Dal tavolo un messaggio importante: “Vaccinarsi vuol dire avere cura della propria vita e di quella degli altri. Da qui l’invito a vaccinarsi a tutti i soggetti di età pari o superiore a 64 anni, bambini oltre 6 mesi, donne in gravidanza e adulti portatori di patologie a rischio, nonché agli operatori sanitari, ai pazienti ricoverati negli ospedali, alle forze dell’Ordine e a tutti i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. Nella sessione dedicata alla sana alimentazione, il docente di nutrizione umana dell’Università di Torino Giorgio Calabrese ha dissertato, catturando l’attenzione e l’interesse del folto pubblico in sala, sulla dieta mediterranea, ponte tra oriente ed occidente, offrendosi, a conclusione, alle interessanti domande poste dal pubblico ed in particolare dagli studenti degli istituti scolastici superiori Gagini, Corbino, Alberghiero e Quintiliano. Nel suo intervento, Calabrese ha parlato degli aspetti culturali, etici e nutrizionali della dieta mediterranea. Quindi, nella veste di presidente del concorso “Le ricette della nonna”, in cui gli studenti si sono cimentati a rielaborare le antiche ricette della tradizione culinaria siciliana, il professore Calabrese ha valutato le qualità nutrizionali delle ricette presentate e premiato la migliore. “Il futuro dell’alimentazione è la dieta mediterranea – ha detto Calabrese – il modello di dieta che tutto il mondo deve copiarci”. Un momento carico di emozione è stato vissuto con la proiezione de “Il male dentro”, la rivisitazione al femminile del “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, uno straordinario inno alla vita di una donna stravolta dal dolore per il proprio cancro per la drammaturgia e regia di Tatiana Alescio che, presente sul palco, ha risposto alle domande dei ragazzi assieme al dirigente medico Cettina Serravalle e allo psicologo Aurelio Saraceno dell’Hospice di Siracusa. La sessione dedicata alla prevenzione delle tossicodipendenze e del gioco d’azzardo patologico è stata moderata dal responsabile della Educazione alla Salute Alfonso Nicita e dal direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto primo di Siracusa Antonio Rotondo. Ad affrontare i due delicati aspetti delle dipendenze sono stati il direttore dell’Unità operativa Dipendenze patologiche dell’Asp di Siracusa Roberto Cafiso e l’ispettore superiore della Polizia Stradale di Siracusa Francesco Giuffrida dopo la proiezione di un forte cortometraggio che ha fatto riflettere sul valore della vita propria e di quella degli altri, da considerare quando ci si mette alla guida. Il 95 per cento degli incidenti stradali, ha detto l’ispettore Giuffrida, è dovuto al comportamento dell’uomo. Se ognuno di noi tenesse alla guida un comportamento idoneo e rispettoso delle regole si ridurrebbero gli incidenti. Ed un posto in prima fila spetta alla distrazione alla guida causata dall’utilizzo dei telefoni cellulari. Gli incidenti mortali, ha detto, sono scesi dal 25 al 4 per cento grazie alla forte azione repressiva esercitata e alle azioni di prevenzione che a Siracusa vedono da anni, in collaborazione, le pattuglie della Polizia stradale assieme al camper sanitario dell’Asp di Siracusa che esegue controlli su conducenti e autisti professionali di pulman verificandone le condizioni se sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. Quindi un invito alle scuole: “Quando organizzate gite scolastiche ricordatevi sempre di comunicarlo alla Polizia. Il nostro obiettivo è la sicurezza, salvare vite umane ed arrivare allo zero per cento di incidenti mortali”. In tema di gioco d’azzardo patologico Roberto Cafiso ha riferito dati sconfortanti: il 43 per cento degli adolescenti gioca sistematicamente, il 7 per cento di questi è affetto da grave dipendenza. Il gioco d’azzardo patologico, secondo l’OMS, è una patologia cerebrale che provoca danni sociali ed economici, disgregazione di nuclei familiari, abbandono del posto di lavoro. Chi ne è affetto spesso ha anche altre patologie trasversali, usa alcol o droghe e non gioca per tentare la fortuna ma perché ha una tendenza compulsiva, documentata da studi con la metodica delle neuroimmagini, a scommettersi. Utile è la terapia farmacologica e la psicoterapia. Negli ultimi tre anni si sono rivolti ai quattro Sert dell’Asp di Siracusa 450 persone, un numero irrisorio rispetto a quanti non emergono che andrebbero trattati. Cafiso ha lanciato pertanto l’invito a rivolgersi ai Sert anche in presenza del solo dubbio che un proprio familiare o un conoscente possa essere affetto dalla patologia che agli esordi è più facile da curare. Negli ultimi tre anni l’Asp di Siracusa ha raggiunto oltre 9 mila persone con camper mobili nelle piazze, nei mercati, nei luoghi di maggiore aggregazione. L’Asp di Siracusa ha un numero verde dedicato 800848042. Cafiso, infine, ha sostenuto che chi è giocatore abituale di scacchi o bridge non è sfiorato dal gioco d’azzardo poiché in grado di mettere in atto problem solving. Da qui l’invito alle scuole di prevedere nei propri piani formativi momenti dedicati a questi due intrattenimenti come fattore protettivo. Il Salus Festival ha visto la partecipazione della presidente e dell’ambasciatrice delle associazioni PI.GI.TIN e Cuore di Maglia rispettivamente Anna Messina e Milena Amorelli che hanno affrontato, con il coordinamento del direttore del reparto di Neonatologia dell’ospedale di Siracusa Massimo Tirantello, il mondo dei bimbi nati prematuri. Il tema della violenza di genere è stato affrontato da Adalgisa Cucè coordinatore delle attività di contrasto alla violenza di genere e responsabile del Codice rosa dell’Asp di Siracusa che, insieme a esperti e rappresentanti delle reti antiviolenza, ha illustrato le modalità di intervento che vengono messe in atto nei pronto soccorso dai volontari ed in stretta sinergia con il personale sanitario e con tutte le Istituzioni e le associazioni di volontariato facenti parte della rete costituita tre anni fa con un protocollo d’intesa promosso dalla Procura di Siracusa. Altro argomento affrontato al Salus Festival è stato il fenomeno immigrazione e le strategie di intervento sul fronte dell’assistenza sanitaria agli sbarchi e dell’accoglienza con una sessione coordinata dal commissario dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta alla quale hanno partecipato personale sanitario dell’Azienda, rappresentanti della Prefettura, delle Forze dell’Ordine e di tutte le istituzioni direttamente coinvolte.