Il sindacato medici italiani (S.M.I) respinge l’H16

Il sindacato medici italiani (S.M.I) respinge l’H16

3 Luglio 2016 Redazione

Il Sindacato Medici Italiani (S.M.I.) respinge l’H16 proposto dall’atto d’indirizzo .

Venerdì 24-06-2016, presso il Palace Katane Hotel, si è svolta una partecipata assemblea organizzata dal S.M.I.  per bloccare la proposta portata avanti  dall’atto d’indirizzo sulla chiusura, di fatto , della Continuità Assistenziale ( Guardia Medica)nelle ore notturne attraverso la formula dell’H 16.

Di fatto i Colleghi della Guardia Medica interrompono il servizio alle ore 24,00 e il loro posto viene  preso  dall’emergenza 118 che, stravolgendo la propria MISSION, si occuperà dell’ URGENZA  con conseguente intasamento dei P.S.

E’ intervenuto il  Presidente Nazionale del S.M.I.,Dr. Salvo Calì, che ha evidenziato che  non si vogliono difendere posti di lavoro, ma soprattutto  salvaguardare il sistema sanitario nazionale, perché oggi per la prima volta nella storia d’Italia si vuole eliminare un pezzo importante della continuità assistenziale.

 Per l’ Ordine dei Medici di Catania, in rappresentanza del Presidente Prof. Massimo Buscema, è intervenuto il Dott. Antonino Rizzo che ha  assicurato il sostegno dell’Ordine a difesa della battaglia sostenuta dal S.M.I. sulla abolizione dell’H16 ; in quella sede ha ribadito che l’ attacco al Servizio Sanitario  Pubblico e’ concentrico e ha ricordato un caso analogo nella “persecuzione” subita dai medici di Assistenza Primaria con il caso della presunta iperprescrizione  dei farmaci dell’osteoporosi.

Santo Angileri, coordinatore regionale del S.M.I. della Continuità Assistenziale,ha snocciolato alcuni numeri: “Noi abbiamo in Sicilia circa 420 medici che fanno un milione  e mezzo di visite l’anno e servono cinque milioni di siciliani. Se il servizio di Pronto Soccorso non è intasato in orario notturno è proprio grazie al lavoro di questi medici, lavoro che costa al cittadino circa 10 euro l’anno, quasi nulla (poco più dell’1%) rispetto al costo di tutti gli altri servizi distrettuali”.

Agli interventi su scritti è seguito un appassionato dibattito, che ha confortato il S.M.I. sulla bontà della battaglia Sindacale intrapresa.

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