Emanuele Cosentino (SMI): operatori con fascia al braccio e su scritto “Giù le mani dal 118!”

Emanuele Cosentino (SMI): operatori con fascia al braccio e su scritto “Giù le mani dal 118!”

26 Luglio 2017 Redazione 0

Parte da Catania, la prima delle manifestazioni dello stato di agitazione dei Medici dell’EST-118. Assemblea Generale,  Mercoledì 26 Luglio, alle ore 10,00, presso l’Hotel Nettuno di Catania, lanciata dai medici del 118 del bacino delle provincie di Catania, Ragusa e Siracusa, ma aperta ai professionisti anche di Enna e Messina e all’Intersindacale siciliana del settore. “Una protesta urgente e necessaria per contrastare l’assenza di politiche pubbliche della Regione che stanno portando allo smantellamento del sistema di urgenza ed emergenza”, con questa denuncia Emanuele Cosentino, dirigenza nazionale e regionale dello Smi, spiega le ragioni di un percorso di mobilitazione che parte dalla dichiarazione unitaria, lo scorso 3 luglio, dello stato di agitazione (di tutti i sindacati) e che prosegue con l’assemblea di Catania, fino, se necessario, allo sciopero. “Il nostro obiettivo è difendere il diritto dei cittadini ad avere una assistenza adeguata nelle emergenze – spiega Cosentino – ma anche tutelare la qualità del lavoro dei medici del 118”.  “Assistiamo da troppo tempo all’assenza di risposte dell’Assessorato alla Salute della regione Siciliana – racconta il dirigente Smi – e nonostante le continue richieste da tre anni a oggi, non c’è mai stato un incontro con i medici dell’EST-118”. “In questi anni – continua – quello che era una eccellenza della sanità siciliana, ha subito il progressivo depauperamento delle risorse economiche, di personale, di mezzi, di aggiornamento dei protocolli IMA, STROKE e Politrauma. Ma anche all’aumento esponenziale di nuovi compiti, anche impropri, frutto delle falle complessive del Servizio sanitario regionale: mancato potenziamento del territorio, riorganizzazione ospedaliera, tagli, aumento del precariato, allungamento liste di attesa, intasamento dei pronto soccorso.  Solo per dare un dato: il numero di interventi del 118 a seguito di questi fattori è aumentato progressivamente di circa 30.000/ anno”.  “Infine – conclude Cosentino – il mancato rinnovo dell’Accordo Regionale Integrativo dal 2007, dieci anni di vacanza, impedisce l’inserimento applicativo di nuovi protocolli e l’adeguamento alle nuove necessità relative ai bisogni di salute del cittadino nell’Emergenza. Per tutte queste ragioni siamo pronti ad arrivare a uno sciopero forte a settembre, seguendo appunto un percorso di iniziative di sensibilizzazione e protesta, tra queste quelle di indossare un fascia al braccio con su scritto ‘Giù le mani dal 118′”.

 

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