Per una buona salute, non soltanto orale, una corretta comunicazione aiuta la prevenzione. È il messaggio che sintetizza gli obiettivi di un incontro di aggiornamento che la CAO, Commissione Albo Odontoiatri ha organizzato il 6 luglio a Roma in collaborazione con l’European Association on Consumers’ Information sull’epidemiologia e sull’uso delle indagini statistiche in campo sanitario. A Maria Grazia Cannarozzo, presidente COI AIOG e relatrice nell’evento con la ricerca “Quale prevenzione in Odontoiatria: dai dati, alla notizia, al paziente” Dental tribune ha chiesto un commento. «È stata un’importante occasione per sottolineare come in sanità il ruolo dell’informazione e del giornalismo siano fondamentali ‒ dice ‒. Fondamentale parlare di Odontoiatria e di prevenzione in termini di informazione corretta, puntuale e precisa, trovando e condividendo un linguaggio comune con il mondo del giornalismo». La presidente COI AIOG accenna anche ai risultati di un’indagine con la quale in termini numerici sono stati fotografati alcuni aspetti della professione: «I dati esposti mostrano che i pazienti si rivolgono al dentista, per la maggior parte, solo all’ insorgenza di qualche problema anche se consapevoli di come una buona salute orale sia una componente importante di una buona salute sistemica». «Uno dei dati significativi – continua – è che malgrado le numerose campagne di sensibilizzazione, il cancro orale e le sue buone pratiche di prevenzione (corretti stili di vita, visite di controllo) siano poco conosciute. Oggi si parla tanto di prevenzione – osserva – ma in maniera troppo superficiale e astratta. Dal punto di vista odontoiatrico, il sistema sanitario attuale soddisfa poco, ignorando le ricadute sulla collettività in termini di costi biologici e non». Quindi l’impegno prioritario è e deve essere fare prevenzione e formare i cittadini/pazienti sul come fare una corretta prevenzione. In questo la Cannarozzo ritiene fondamentale il supporto che la stampa e i giornalisti possono (e devono) dare. «Una corretta gestione dei dati e dell’informazione ‒ osserva ‒ sono un contributo importante all’azione del clinico e del professionista, sia medico che odontoiatra. Insieme, per parlare lo stesso linguaggio di e per la salute dei cittadini». Un accenno anche ai contributi di altri relatori. Mentre Giuseppe Renzo ha sottolineato l’importante ruolo dei media nel veicolare messaggi corretti sull’odontoiatria, Antonella Polimeni ha ribadito la necessità di campagne di informazione (e formazione) per i cittadini, presentando dati su quanto realizzato in altri paesi europei. Chiarificatori i sondaggi effettuati da Altroconsumo sulle cure all’estero e nei centri low cost, mentre cifre alla mano, Sanvenero ha mostrato quale risparmio vi sarebbe qualora vi fosse un’effettiva prevenzione dal cancro orale.