Un resoconto a cura di Franca Nocera Past President Società Italiana Ginecologia della Terza Età, del convegno che si è tenuto lo scorso 16 e 17 giugno a Palermo presso l’NH Hotel del Foro Italico. Un corso accreditato ECM e rivolto a ginecologi, ostetriche, medici di medicina generale e psicologi, su un tema molto attuale cioè la corretta gestione della donna che si confronta con il periodo peri e postmenopausale. Il corso è una tappa dell’attività scientifica che la SIGiTE ( Società Italiana Ginecologia della Terza Età) promuove sul territorio attraverso la sua rete regionale, alla scopo di puntualizzare le conoscenze e diffondere in modo capillare una nuova cultura della menopausa. L’evento, organizzato dall’attuale Vice Presidente Nazionale della Società , Dott.ssa Maria Concetta Pandolfo con la collaborazione dell’intera “squadra “ siciliana, ha affrontato argomenti di estrema attualità in campo medico e sociale. Già come sottolineato dal suo titolo:La salute della donna in perimenopausa/menopausa: istruzioni per renderla felice, lo spirito del Corso è stato quello di promuovere una corretta e articolata gestione del periodo peri/menopausale allo scopo di favorire il sano invecchiamento delle donne e contenere le malattie croniche non comunicabili. In una società destinata secondo il trend attuale all’invecchiamento, ottenere solo un prolungamento della vita senza guardare alla riduzione delle comorbidità, è un falso traguardo con ricadute anche socioeconomiche non indifferenti. E’ ormai noto che aspettativa di vita e aspettativa di salute non sono concetti coincidenti. Mirare al sano invecchiamento però prevede delle strategie lungimiranti che devono essere intraprese molto prima della fase critica della cosiddetta” mezza età” per essere efficaci e devono abituarci ad una nuova visione della medicina. L’intervento della psicoterapeuta dr.ssa Loredana Messina (PA) ha sottolineato un argomento ancora non troppo stressato nei nostri convegni quello cioè dell’arte della comunicazione e del counselling motivazionale senza il quale gran parte degli interventi terapeutici rischiano di non andare a segno. Gli altri relatori hanno puntualizzato: l’importanza della alimentazione e della sue criticità legate anche alle regole del mercato ( Dr.ssa F. Nocera CT) i processi di invecchiamento di cuore e cervello ( dr.ssa S. Maffei PI) i deficit cognitivi di genere (Dr.ssa M. Rizzo PA) e la salute muscoloscheletrica ( Dr.ssa A. Matina PA). La prima giornata si è conclusa con una dinamica Tavola Rotonda dal titolo “ Ricomincio da me” in cui rappresentanti di diverse associazioni ( ANDE, INNERWHEEL, ROTARY, ANDOS, GEORGIA, SOROPTIMIST, AIDM, IDIMED ) hanno esposto ciascuna il proprio punto di vista del concetto di “nuovo capitolo del vivere” dal campo oncologico femminile, al campo dell’impegno femminile nel sociale, all’esperienza delle donne medico, alle iniziative per la diffusione del corretto stile alimentare). La seconda giornata del corso ha trattato più in dettaglio argomenti di attualità terapeutica: dalla contraccezione in fase perimenopausale, alla terapia ormonale e non ormonale per la gestione della sintomatologia vasomotoria, dal trattamento della paziente difficile cioè affetta da patologie concomitanti, al trattamento non chirurgico del fibromi e alle nuove tecnologie laser per la sindrome genitourinaria della menopausa. Si è infine affrontato il tema ancora poco discusso della sessualità negli over 65. In linea con il taglio pratico che si è voluto dare al Corso, quella conclusiva è stata una Tavola Rotonda sulla integrazione tra le figure professionali che devono prendersi carico della salute femminile in questo delicato periodo della vita. Ginecologo, Ostetrica, Medico di medicina Generale non possono essere figure professionali che lavorano in maniera indipendente e spesso non concordante ma devono creare una rete trasversale facilmente accessibile sul territorio. Noi medici della donna, abbiamo imparato che la fisiologia di un evento non coincide con il disinteresse per le problematiche che esso pone; il passo successivo necessario è fare in modo che il territorio si apra alle esigenze delle donne attraverso spazi dedicati che la preparino e la accompagnino alla menopausa al pari di come si è fatto per l’evento nascita.