Progetto regionale sul rischio clinico coinvolge 17 Aziende ospedaliere

Progetto regionale sul rischio clinico coinvolge 17 Aziende ospedaliere

4 Giugno 2017 Redazione 0

“Global Trigger Tool Methodology: un progetto della Regione Siciliana” il titolo della due giorni organizzata dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele”, Unità Operativa per la qualità e il rischio clinico, che prende le fila da una innovativa metodologia a contrasto del rischio clinico, sviluppata nel 2009 dall’Institute for Healthcare Improvement di Cambridge, Massachusetts (USA). Ad aprire il simposio, Vincenzo Parrinello, responsabile scientifico del progetto che ha esordito dicendo: “Questo percorso, che oggi non vede la sua conclusione, ma un nuovo punto di partenza,  nasce dall’esigenza delle organizzazioni sanitarie che a livello di sistema non sanno dove viene commesso l’errore, per questo fare una mappatura del rischio clinico è difficile. Si tratta di un’analisi retrospettiva su un campione di cartelle cliniche, alla ricerca di trigger tool, ovvero indicatori che porrebbero fare emergere un errore”. Nel progetto, dal 2015 ad oggi, sono state coinvolte 17 aziende ospedaliere siciliane, 100 unità operative, oltre 300 tra operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche, etc), valutate 6551 cartelle cliniche, scoperti 2743 trigger che hanno dato la conferma di almeno 900 errori. Se il trigger è evidente in caso di ricoveri prolungati in ostetricia, insorgenza di piaghe da decubito o picchi glicemici, ci sono situazioni che non sono state mappate e, per questo, ha annunciato il dottore Parrinello: “Entro la fine dell’anno avremo pronto un manuale sui trigger, per illustrare le sindromi che accadono in ospedale. Il trigger di oggi potrebbe essere il danno di domani.” L’evento ha visto la partecipazione di centinaia di medici e operatori sanitari provenienti da tutta la Sicilia, ed è stato patrocinato dall’Ordine dei medici di Catania “perchè sviluppare cultura della sicurezza ed apprendere da esperienze autorevoli, come quelle che sono state presentate nel corso del convegno – spiega il Presidente Massimo Buscema – è segnale di grande attenzione alla professione medica e di ulteriore garanzia per la popolazione tutta”.

 

Autore

Redazione

Your email address will not be published. Required fields are marked *