La corretta comunicazione tra medico, farmacista e paziente su temi di grande impatto socio sanitario, come il mal di schiena ed il dolore in genere, sono stati al centro  del convegno “Patch & Pain, il farmacista e la gestione del dolore” che si è svolto Venerdì sera nella sede di Federfarma. I lavori sono stati introdotti dal Presidente di Federfarma, Gioacchino Nicolosi, e dal Presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Catania, Massimo Buscema che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra le due categorie professionali. E’ stata quindi la volta dei due relatori: Giovanni D’Avola, responsabile del Servizio di Reumatologia del P.O. San Luigi dell’ASP Catania e Stefano Guerrasio, ortopedico del “San Gerardo” di Monza e docente di Anatomia dell’Università di Milano-Bicocca. “Oggi il mal di schiena – ha riferito D’Avola – è secondo solo al raffreddore in termini di malanno più diffuso ed i luoghi comuni che arrivano al banco del farmacista sono innumerevoli: dalla confusione tra ernia e sciatica alla possibilità di risolvere con la ginnastica o il laser i malposizionamenti dei dischi intervertebrali”. Il reumatologo ha ricordato invece “la necessità di mantenere sempre in asse la colonna vertebrale evitando, soprattutto in ragione della propria attività lavorativa, le posture errate che determinano inevitabili ernie”. Guerrasio ha poi elencato e spiegato all’uditorio, formato per la quasi totalità da farmacisti, le diverse tipologie di dolore cronico suddividendole per intensità e durata anche tenendo conto della soglia di percezione del dolore che varia da un individuo all’altro. Alle relazioni del meeting, organizzato con il supporto educazionale di Bouty SpA, sempre pronta a rispondere con soluzioni complete, specifiche ed innovative, a tutte le esigenze quotidiane di salute e benessere di pazienti e consumatori, e offrire agli operatori sanitari strumenti che possano rendere il loro compito più semplice ed efficace, è seguito un dibattito moderato da Nuccio Sciacca, sul ruolo non sempre facile del farmacista nella prevenzione e sulla collaborazione farmacista-medico per il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico. Ne è emerso anche un nuovo profilo del farmacista sempre più in primo piano nell’interfacciamento con i medici e vero e proprio advisor in tema di assunzione di medicinali e parafarmaci senza dimenticare il paziente che sempre più frequentemente va in farmacia saltando molti passaggi e facendo autoprescrizione. Sono state, infine, analizzate le modalità più efficaci per gestire il paziente affetto da patologie degenerative e post-traumatiche dell’apparato muscolo-scheletrico. Oggi si dispone infatti di una vasta gamma di presidi terapeutici che vanno dal cerotto a rilascio transdermico del principio attivo al gel Diclofenac antinfiammatorio  nanostrutturato con lecitina  con una efficacia superiore rispetto alle formulazioni in gel senza lecitina.

Nella foto da sn Guerrasio, Nicolosi, D’Avola e Buscema