La Sicilia spende poco per la salute mentale

La Sicilia spende poco per la salute mentale

19 Gennaio 2017 di: Nuccio Sciacca 0

La nostra regione impegna solo il 3,89% della spesa sanitaria a fronte di un impegno che dovrebbe essere del 5%. La percentuale media in Italia è pari al 3,49%, ben lontano quindi dalla soglia minima del 5% cui si erano impegnate le Regioni con un documento sottoscritto all’unanimità da tutti i Presidenti il 18 gennaio 2001. Si collocano al di sopra della soglia del 5% solo le PA di Trento e Bolzano, seguita dall’Emilia Romagna, con il 4,93%  Per la Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (Siep), la recente pubblicazione del Rapporto Salute Mentale del Ministero della Salute confermerebbe “con la spietata neutralità dei dati” il ruolo sempre più marginale oggi assegnato alle attività psichiatriche nelle Regioni italiane. La Siep, nell’Appello per la Salute Mentale, sottoscritto dai direttori dei DSM e da tutte le Società Scientifiche ed Associazioni di settore, all’aumento delle condizioni di disagio psichico della popolazione corrisponde una contrazione delle risorse economiche e di personale dei Servizi pubblici. “Il dato più allarmante – afferma il Presidente della Siep, Fabrizio Starace – emerge dall’analisi dei costi per Livello di Assistenza, ricavati dai Modelli LA forniti dalle Regioni (1). Nel 2015 i flussi economici per la Salute Mentale in Italia corrispondono a 3 miliardi e 739 milioni di euro. Se si considerano i 107 miliardi e 32 milioni di euro che costituiscono il finanziamento indistinto (comprensivo della quota di riequilibrio) assegnato per lo stesso anno alle Regioni, si ricava che la percentuale della spesa sanitaria dedicata alla Salute Mentale è pari al 3,49%, ben lontano quindi dalla soglia minima del 5% cui si erano impegnate le Regioni con un documento sottoscritto all’unanimità da tutti i Presidenti il 18 gennaio 2001″.
Si collocano al di sopra della soglia del 5% solo le PA di Trento e Bolzano; l’Emilia Romagna, con il 4,93% è l’unica regione sostanzialmente aderente all’impegno, mentre l’Umbria (4,65%) è l’unica che si pone al di sopra del 4%. La maggior parte delle Regioni assegna alla Salute Mentale una % della spesa sanitaria che oscilla tra il 3% ed il 4%: nella fascia alta Lombardia (4,0%) e Sicilia (3,89%),  mentre nella fascia bassa troviamo Abruzzo, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Toscana, con differenze percentuali minime tra loro, e ancora Lazio, Liguria, Calabria e Piemonte, con una quota in ulteriore riduzione. In zona critica, al di sotto del 3% della spesa, le regioni Veneto, Valle d’Aosta, Sardegna, Marche. In coda, a meno della metà della quota minima, le regioni Campania e Basilicata.

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


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