Heart, l’arte entra in Ospedale

Heart, l’arte entra in Ospedale

1 Gennaio 2017 Redazione 0

Promossa da Paolo Cantaro , direttore generale dell’AOU Policlinico -V.E. e da Corrado Tamburino, direttore dell’Istituto universitario di Cardiologia, ed a cura di Filippo Pappalardo e Valentina Lucia Barbagallo, la rassegna sarà aperta dal 28 dicembre 2016 –al 28 giugno 2017.  Avviene in coincidenza con il trasferimento del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare presso la nuova sede del Policlinico è espressione del percorso di innovazione tecnologico-assistenziale e di miglioramento del comfort alberghiero che lo rendono l’unica realtà di questo genere esistente nel panorama regionale. La nuova struttura, che fa della multidisciplinarietà il suo punto di forza, dispone di 30 ambulatori dedicati a tutta la diagnostica cardio-vascolare, allo scompenso cardiaco, all’ipertensione arteriosa e polmonare, alla gestione della terapia antitrombotica e al trapianto d’organo. Il fulcro del nuovo reparto è rappresentato dal nuovo complesso operatorio in cui, accanto alle sale di cardiochirurgia, chirurgia vascolare, terapia intensiva e rianimazione cardiovascolare, saranno presenti una sala di elettrofisiologia ed elettrostimolazione e 6 sale di emodinamica. Due di queste sono concepite come ambienti “ibridi” per l’esecuzione dei più avanzati interventi come il trattamento percutaneo delle patologie valvolari e delle cardiopatie strutturali, se necessario in collaborazione tra cardiologi, cardiochirurghi e chirurghi vascolari. L’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele”, in occasione dell’apertura al pubblico del nuovo polo di ricerca e assistenza sanitaria dedicato maggiormente al dipartimento medico e chirurgico cardiovascolare, all’ematologia e alla chirurgia generale, ha organizzato “Heart”, mostra d’arte contemporanea inaugurata questa mattina alle ore 11.00 presso la sede di Via Santa Sofia 78, Padiglione 8 (Catania) “La domanda nasce spontanea: – afferma il prof. Tamburino – “perché una mostra di opere di artisti siciliani in un ospedale?” La risposta è semplice, almeno per chi ama la propria terra e vuole valorizzarla. L’amore e la dedizione alla propria terra comporta: vivere il posto di lavoro, amandolo, come se fosse proprio; immedesimarsi ed entrare in empatia con la gente che si reca in ospedale proprio perché ha bisogno di aiuto, ed è quindi spesso in posizione di sudditanza psicologica, e quando in posizione supina, anche fisica; rendersi conto che un anziano possa anche disorientarsi, avere paura, perdere i punti abitudinari di riferimento; capire che un evento, anche minimale, possa essere vissuto come un dramma; comprendere che una malattia può sconvolgere a 360° la vita familiare e professionale di un individuo; essere consapevoli che un semplice sorriso, una carezza, e perché no, lo facciamo tante volte, un abbraccio e un bacio, sono elemento portante di qualsiasi cura. Ecco, l’arte fa parte dei mezzi utili a far sentire più accogliente e piacevole un luogo di cura, di sofferenza e di dolore”. Il progetto espositivo, fortemente voluto dal dr. Paolo Cantaro (direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele”) e dal prof.re Corrado Tamburino (direttore del dipartimento cardio-toraco-vascolare e trapianto d’organo) è curato dal dott. Filippo Pappalardo (collezionista) e dalla dott.ssa Valentina Lucia Barbagallo (curatrice indipendente e giornalista pubblicista) che hanno presentato la mostra insieme al noto critico Demetrio Paparoni. “Heart – come hanno dichiarato gli stessi curatori – è un progetto interdisciplinare dal taglio sociale di cui emblema e sintesi è lo stesso titolo che rimanda sia alla parola “Heart” (cuore, organo vitale della cui cura si occupa il centro ospedaliero) sia alla parola “Art” (arte).  I lavori (un lavoro per artista) sono stati dati all’ospedale in comodato d’uso gratuito dagli stessi artisti che per sei mesi metteranno a disposizione dell’utenza e del personale dell’azienda ospedaliera le loro riflessioni visive sulla società e sull’uomo di oggi. Heart interpreta l’arte come presidio di accoglienza per la comunità d’individui che fruisce degli spazi ospedalieri, coniugando il verbo “curare” (inteso come “prendersi cura”) in senso lato, come cura del sé, di sé, degli altri e dell’altro.  L’Ospedale diventa così sinonimo di comunità, territorio e identità”.

 

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