Il test per scoprire la sieropositività diventa come quello per la gravidanza. E’ da oggi disponibile in farmacia, si effettuerà in pochi minuti con la semplice puntura del polpastrello e darà la risposta in circa un quarto d’ora. L’esame “fai da te” per identificare il virus Hiv responsabile dell’Aids avrà un costo di venti euro. Si potrà fare senza ricetta ma occorre sempre ricordare che esiste il periodo “finestra”, in cui il virus, seppur già presente nell’organismo non è osservabile nel sangue. Per questo l’esame va fatto dopo almeno tre mesi dal momento del rapporto a rischio. Gli studi finora eseguiti dicono che rispettando questa regola l’attendibilità del test si avvicina al cento per cento e comunque, anche in caso di un risultato falsamente positivo, occorre comunque confermare l’esito con un classico esame di laboratorio, necessario per la certezza dell’infezione e l’avvio delle cure. Questo strumento di screening, che potrà essere acquistato senza ricetta dai maggiorenni, probabilmente aiuterà a controllare il problema del sommerso. Le stime variano ampiamente, da 6500 a 18000 persone, ma in Italia sarebbero tanti gli individui che pur essendo sieropositivi non hanno il minimo sospetto sulla loro condizione.Per Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per la malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, l’autotest potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: «Temo che spinga le persone a non ricorrere più ai test già offerti gratuitamente dal nostro Sistema sanitario. Una persona che scopre di essere sieropositiva non può gestire questa notizia da sola. Ha bisogno di ricevere le giuste informazioni e conoscere quindi tutte le opzioni che ha. La figura del medico in questo caso è fondamentale, e anche quando il test risulta negativo è comunque fondamentale che il paziente riceva le informazioni corrette per continuare a fare prevenzione».