“Una ferita inguaribile alla tutela della salute dei cittadini”. Con queste parole le 47 Società Scientifiche ospiti a Roma degli Stati generali dell’Odontoiatria – obiettivo: esaminare e fissare criteri oggettivi per l’accreditamento nei confronti della FNOMCeO e del Ministero della Salute – hanno manifestato la preoccupazione di tutta l’Odontoiatria italiana per alcune ipotesi di “sanatoria dell’abusivismo” che starebbero per essere introdotte, tramite un emendamento dell’ultima ora, nel provvedimento relativo alla Legge di Bilancio. “Si tratterebbe – hanno spiegato all’unisono le più di 50 tra Associazioni e Società Scientifiche presenti – dell’ennesimo tentativo non solo di accogliere gli odontotecnici tra le professioni sanitarie ma di sanare il pregresso, permettendo che semplici diplomati siano equiparati, con un colpo di spugna, a professionisti opportunamente formati, per specifici compiti, tramite una laurea breve”.
“Gli odontotecnici hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuto un percorso di miglioramento della loro formazione culturale – hanno continuato – ma non certo attraverso un immotivato inserimento nell’ambito delle professioni sanitarie. Professioni che hanno un ruolo, quello della tutela della salute, che nulla ha a che vedere con attribuzioni di carattere commerciale e artigianale”. “L’incandescente momento pre-elettorale – hanno concluso – non può certo essere strumentalizzato per raggiungere obiettivi che nulla hanno a che vedere con provvedimenti di legge che hanno scopi ben diversi”. “Vigileremo con grande attenzione nell’immediato futuro – si sono impegnati i rappresentanti delle Società Scientifiche dell’Odontoiatria – per evitare che i 62.000 iscritti all’albo degli odontoiatri e gli altri 300.000 coinvolti nell’indotto vedano avvilita la loro professionalità e premiato invece, attraverso una sorta di sanatoria mascherata, il fenomeno dell’abusivismo, che costituisce ancora una piaga tutta italiana dell’assistenza odontoiatrica”.