La Commissione di garanzia sull’attuazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha bocciato la proclamazione della protesta, inviata il 9 novembre dal’Intersindacale della dirigenza medica e veterinaria. La data prescelta è ritenuta troppo vicina al 25 novembre, giornata in cui sono già in calendario 2 scioperi di 24 ore, delle categorie pubbliche e private. Si tratterebbe dunque violazione delle norme che prevedono una distanza di almeno 10 giorni (regola della ‘rarefazione oggettiva’), un intervallo “ritenuto necessario dal legislatore per evitare “una non accettabile incidenza sulla continuità del servizio”. La Commissione di garanzia, quindi, ha chiesto ai sindacati di “riformulare la proclamazione dello sciopero”.