DASOE Sicilia: il peso medico e sociale della BPCO non è più sostenibile

DASOE Sicilia: il peso medico e sociale della BPCO non è più sostenibile

10 Novembre 2016 di: Nuccio Sciacca 0

Dopo quelle a carico del sistema circolatorio, le malattie respiratorie croniche sono le seconde ad essere diagnosticate in Sicilia, con un tasso di 8,5 pazienti ogni 100mila abitanti. Considerando BPCO ed asma, sono circa 450.000 gli abitanti dell’isola che fanno i conti con sintomi come respiro affannoso, febbri ripetute, difficoltà a sostenere gli sforzi. Queste informazioni vengono dal Servizio sorveglianza ed epidemiologia valutativa, diretto da Salvatore Scondotto, del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico. Proprio per la loro rilevanza, la Regione ha inserito tali patologie nel piano regionale della prevenzione 2014-2018. La sola BPCO, ad esempio è responsabile in Sicilia di quasi 1500 decessi l’anno. Anche le cifre sui ricoveri sono sicuramente impressive. Negli ultimi cinque anni, circa 25.000 pazienti con questi problemi sono stati ricoverati in ospedale almeno una volta. La spesa per gli oltre 28.000 ricoveri causati dalla BPCO supera i 5 milioni di euro, a riprova di quanto l’ospedalizzazione rappresenti una misura che spesso si rende necessaria per controllare le riesacerbazioni della patologia. Puntare sulla prevenzione è fondamentale, ma la strada da fare è ancora lunga. Oltre un terzo dei pazienti fuma, due terzi sono obesi e la metà non pratica esercizio fisico. Addirittura solo il 17 per cento di chi ha la bronchite cronica nella fascia d’età 18-64 anni si protegge con il vaccino antinfluenzale, nonostante sia fortemente raccomandato.

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


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