I medici del territorio si vaccinano più degli ospedalieri…

I medici del territorio si vaccinano più degli ospedalieri…

11 Ottobre 2016 Redazione 0

Secondo i dati riportati dall’edizione toscana de La Repubblica, solo il 15% degli ospedalieri a fronte del 40% dei medici di medicina generale, lo scorso anno, si sarebbe vaccinato contro l’influenza. «Credo, purtroppo, che questi dati siano gli stessi a livello nazionale» ha spiegato a Doctor33 il segretario generale della Fnomceo, Luigi Conte. «Abbiamo fatto una ricerca in tal senso e il risultato non è molto diverso da quello riportato dalla stampa». I virus che circoleranno saranno: l’H1N1 A chiamato California e responsabile dell’influenza del 2009, l’H3N2 A con il nome Hong Kong e il virus B/Brisbane. Più aggressivi dei precedenti, si prevede che colpiranno tra i sei e i sette milioni di italiani, contro i 5 milioni che sono finiti a letto la scorsa stagione. Ecco perché gli esperti raccomandano di ricorrere alla vaccinazione già a partire dal mese di ottobre. Ma sebbene la percentuale di vaccinati stia poco a poco risalendo, non è ancora buona la copertura tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Per Conte, il fatto che gli ospedalieri siano meno vaccinati dei medici di base «è un dato drammatico». Tra le cause, «una scarsa sensibilità che andrebbe colmata con forme comunicative diverse e innovative. Abbiamo tra le altre cose in programma un corso di formazione per i giornalisti, il prossimo 3 novembre, proprio sulle vaccinazioni così da collaborare ad un efficace metodo comunicativo che possa raggiungere pazienti e operatori sanitari». «Anche per il corretto lavaggio delle mani, che sembrerebbe una cosa ovvia da fare» ricorda Conte «ci fu bisogno di molto impegno e di molte campagne volte proprio a sollecitare i colleghi a questa buona pratica che può evitare parecchie infezioni ospedaliere». «Anche per le vaccinazioni antinfluenzali» conclude il segretario Fnomceo «deve esserci una presa di coscienza, perché è importantissimo non contagiare virus ai pazienti ricoverati e soprattutto non abbandonare il posto di lavoro in periodi dell’anno più delicati proprio per il numero di pazienti colpiti dall’influenza». Nella prossima stagione influenzale, ormai alle porte, gli esperti suggeriscono di estendere la vaccinazione contro l’influenza anche alle donne in gravidanza durante il secondo o terzo trimestre, viste le possibili serie complicanze in caso di influenza sia per la madre, sia per il nascituro. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale, fatta dalla mamma in gravidanza, protegga anche il bambino, soprattutto nei primi quattro mesi di vita, dal rischio di contrarre la malattia.

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