Buscema alla SITE “Nessuno tocchi i Centri Talassemia”

Buscema alla SITE “Nessuno tocchi i Centri Talassemia”

6 Ottobre 2016 Redazione 0

Il Presidente dell’Ordine apre i lavori del Congresso nazionale della Società italiana delle Emoglobinopatie mettendo in guardia la politica sanitaria regionale dal penalizzare la rete siciliana Hub & Spoke. “Questo congresso nazionale della società scientifica delle talassemie e delle emoglobinopatie cade in un periodo molto delicato e pieno di incertezze per la sanità siciliana – ha esordito Buscema salutando gli intervenuti – l’annuncio di una revisione della rete ospedaliera, di una bozza mai resa pubblica ma di cui si è solo “sentito parlare” senza certezze alcune, ha creato e sta ancora creando non poche perplessità e malumori nella categoria professionale che rappresento ed in particolare in quella catanese. Tutti noi siamo coscienti dell’importanza della rete Hub & Spoke dei centri di cura per la talassemia e la drepanocitosi in Sicilia con due centri Spoke di II livello che si trovano a Catania (Garibaldi e Policlinico-Vittorio Emanuele) ed assistono oltre settecento pazienti ed uno di I livello a Caltagirone. Ebbene, tra le notizie pubblicate dai giornali si paventava il rischio di chiusura, nel quadro della riorganizzazione delle unità ospedaliere, anche di alcuni questi centri. Tutto ciò è assolutamente improponibile, cozza contro decreti regionali ma soprattutto renderebbe vani anni e anni di lotta delle associazioni dei pazienti e dei medici specialisti per avere dei centri con equipe pluridisciplinari in una terra come la nostra dove l’incidenza dei geni portatori della mutazione che da luogo alla talassemia e ad altre emoglobinopatie è alta. Avere scelto la città di Catania come sede del vostro congresso nazionale gratifica tutti i quasi 10 mila medici iscritti all’Ordine etneo e sarà certamente lo spunto perché anche lo specialista di altre discipline, il medico di famiglia, l’ospedaliero e l’universitario possa, attraverso i nostri canali di informazione, oggi particolarmente attivi, avere aggiornamenti di diagnosi e cura di queste patologie ereditarie”. (Foto di Gaetano Celso).

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Redazione

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