Le ondate di calore, ecco le raccomandazioni dei medici

Le ondate di calore, ecco le raccomandazioni dei medici

9 Luglio 2024 di: Angelo Milazzo 0

In meteorologia per ondata di calore si intende un periodo di tempo atmosferico durante il quale la temperatura è insolitamente elevata e con caratteristiche di persistenza rispetto alle temperature medie usualmente rilevate: in una data regione, in un dato periodo. L’espressione non ha dunque un significato oggettivo, ma è riferita ad un determinato clima locale. Infatti ciò che viene percepito dalla popolazione come una temperatura eccessiva in un clima temperato può non esserlo in un’area dal clima maggiormente caldo. Le ondate di calore sono divenute più frequenti e intense negli ultimi anni a causa dell’attuale riscaldamento globale.

La rivista The Lancet ha pubblicato il primo dicembre 2023 il rapporto Countdown on health and Climate Change, che evidenzia che l’incremento delle temperature aumenta la diffusione di malattie infettive, miete vittime e causa insicurezza alimentare. Il rapporto ha stimato che in Africa nel periodo 2017-2022 la mortalità tra le persone in età superiore ai 65 anni sia stata più elevata dell’11%, rispetto al periodo 2000-2005. Nello stesso periodo l’aumento della mortalità tra gli anziani in Europa è stato dell’8,8%. E’infatti esperienza dei medici di medicina generale registrare significativi incrementi della mortalità tra i soggetti più anziani, durante i periodi più caldi. Uno Studio internazionale, guidato dalla Monash University of Melbourn, ha rilevato un incremento anche della mortalità generale, tra tutte le fasce d’età, particolarmente significativo in tutta l’Europa meridionale. Al nostro Paese è stato attribuito un aumento del 2,47% dei decessi. Il nostro Sistema Nazionale di previsione e allarme, coordinato dal Ministero della Salute, garantisce il monitoraggio delle condizioni meteorologiche associate ad un rischio per la salute. Tale sistema è operativo anche nella città di Catania. Il bollettino giornaliero specifico per Città viene inviato alla Protezione Civile, ai Comuni e alle Aziende Sanitarie. Il sistema indica livelli graduati di rischio, definiti in relazione alla gravità degli eventi previsti. Le vere e proprie ondate di calore corrispondono: al livello 3.

Effetti del caldo sulla salute

Il colpo di calore è provocato da condizioni ambientali di temperatura elevata, oltre i 35 gradi, ridotta ventilazione e, soprattutto, elevata umidità: superiore al 60-70%. Queste condizioni non consentono all’organismo di disperdere il calore in eccesso, innanzitutto mediante la sudorazione. Si determina quindi ipertermia che può causare svariati danni alla salute. L’ostacolo all’evaporazione rende il caldo umido, a parità di gradi, maggiormente percepito rispetto al caldo secco. L’ insolazione o colpo di sole è legata a una esposizione diretta del corpo, in particolare della testa, alle radiazioni solari. All’aumento della temperatura corporea si aggiungono gli effetti dei raggi solari sulla pelle e sul capo. Gli effetti del colpo di calore si verificano quando la temperatura corporea aumenta rapidamente per cui può provocare i seguenti sintomi: astenia, ipotensione, edema soprattutto ai piedi e alle caviglie, disidratazione non sempre seguita da sensazione di sete, nausea e vomito, crampi causati dalla deplezione di sali minerali, vertigini e cefalea. Si possono determinare veri e propri stati confusionali, collassi, lipotimie, ecc. Effetti analoghi si possono determinare in seguito ad insolazione. Ad essi si aggiungono sintomi dovuti all’esposizione diretta ai raggi solari, quali: eritemi e ustioni alla cute, arrossamento oculare e lacrimazione, malessere generale, astenia, nausea, astenia. La congestione dei vasi sanguigni cerebrali può arrivare a causare anche piccole emorragie cerebrali. Se i sintomi vengono trascurati e la temperatura del corpo supera i 41°, si possono verificare anche danni irreversibili agli organi interni. Le persone maggiormente soggette a colpo di calore e insolazione sono: anziani, neonati e bambini, persone con malattie croniche, individui con scarsa capacità di regolare la propria temperatura, persone che abusano di alcol o droghe, persone che soffrono di disturbi psichici, persone che lavorano all’aperto. Le persone ipertese o cardiopatiche sono particolarmente soggette ad abbassamenti della pressione arteriosa, soprattutto ad ipotensione ortostatica. E’ necessario quindi che i pazienti misurino più frequentemente la pressione arteriosa e che i medici curanti correggano adeguatamente dosaggi e tipologie dei farmaci.

In caso di sintomatologie allarmanti bisogna chiamare al più presto i numeri di soccorso sanitario. Farmaci tipo antipiretici e corticosteroidi possono essere consigliati solo da medici. Però anche le persone comuni debbono essere a conoscenza dei più urgenti interventi, come: trasportare in un luogo fresco e ventilato, mettere in posizione di Trendelenburg, raffreddare il corpo e il capo con acqua non troppo fredda, non strofinare il corpo con alcol. Assolutamente indispensabile è fare bere acqua non troppo fredda a piccoli sorsi o, ancora meglio, utilizzare bevande arricchite con sali minerali. Vanno bene le formulazioni gluco-saline in bustine o direttamente in brick, che vengono usate comunemente in caso di gastroenteriti.

Raccomandazioni

Da sempre Ministero e Autorità sanitarie diffondono raccomandazioni, quali:

-uscire prima delle 11 di mattina e dopo le 18 di sera;

– evitare di svolgere attività fisica nelle ore più calde; indossare abiti comodi e leggeri; bagnare spesso la testa; coprire il capo e utilizzare occhiali da sole;

– aumentare il consumo di acqua: di norma è necessario berne almeno 2 litri al giorno, indipendentemente dal senso di sete; consumare pasti a base soprattutto di frutta e verdura; evitare l’uso di alcolici;

– non lasciare persone nella macchina parcheggiata al sole, soprattutto se non autosufficienti o bambini.

È necessario arieggiare la casa durante la notte o il mattino presto. L a temperatura dei condizionatori non dovrebbe essere mai inferiore ai 25-26 gradi e, comunque, con una differenza di pochi gradi rispetto alla temperatura esterna.

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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