Gian Paolo Marcone: «La sentenza protegge gli ambiti di competenza dell’Odontoiatra da invasioni di campo esterne»

CATANIA – Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dalla Commissione Albo Odontoiatri della provincia di Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia, unitamente alla CAO della Federazione regionale dei Medici e degli Odontoiatri del Friuli Venezia Giulia e all’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Dipartimento del Friuli Venezia Giulia ha visto riconosciuta la legittimità, relativamente al divieto per gli Igienisti dentali di svolgere la propria attività professionale senza la presenza di un Odontoiatra. 

La fondatezza del ricorso, conferma ulteriormente quanto citato al comma 3 dell’articolo 1 del D.m. del 15 marzo 1999, ovvero che l’Igienista dentale svolge la sua attività su indicazione degli Odontoiatri e dei Medici chirurghi legittimati all’esercizio della Odontoiatria. (Comma 3) «L’igienista dentale svolge la sua  attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale, su indicazione degli odontoiatri e dei  medici

chirurghi legittimati all’esercizio della odontoiatria». 

Il parere ribadisce quello che il Consiglio di Stato aveva in precedenza affermato. «È una sentenza importante per la nostra professione – ha dichiarato Gian Paolo Marcone, presidente Commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi della provincia di Catania – Il Ricorso delle Commissioni del Friuli Venezia Giulia, ha una volta per tutte eliminato ogni dubbio sull’interpretazione dei limiti nell’esercizio professionale dell’Igienista dentale. La sentenza protegge in maniera inequivocabile gli ambiti di competenza dell’Odontoiatra sostenendo una norma che difende soprattutto la sicurezza dei pazienti, oltre che la competenza degli Odontoiatri. Il documento garantisce una costante sicurezza e tutela della salute orale dei cittadini».