La scomparsa del dott. Giuseppe Camilleri: il cordoglio del Consiglio Direttivo dell’OMCeO di Catania 

La scomparsa del dott. Giuseppe Camilleri: il cordoglio del Consiglio Direttivo dell’OMCeO di Catania 

9 Ottobre 2023 di: Staff I-Press 0

Il presidente, i consiglieri e i revisori dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania partecipano con grande commozione al dolore della cara collega Antonella Di Stefano e dei familiari per la prematura scomparsa del dott. Giuseppe Camilleri, direttore dell’U.O.C. “Salute della Donna” dell’ASP di Catania, già responsabile dell’U.O.D. “Percorso Nascita e Diagnosi Prenatale” e presidente del Collegio dei revisori dei conti del nostro Ordine dei Medici (2015-2018).
Il dott. Pucci Calvo, stretto collaboratore del dott. Camilleri, ci ha affidato per la pubblicazione un affettuoso ricordo del suo carissimo amico che noi tutti condividiamo.

Il nostro amico Giuseppe
Ricordo di Giuseppe Camilleri da Pucci Calvo

“Condividere”, la parola d’ordine del nostro amico Giuseppe Camilleri. Giuseppe condivideva pensieri, non lesinava consigli e aiuto alle persone in difficoltà, partecipava alle tue gioie ed ai tuoi dolori con grande empatia, riusciva a diventare amico, fratello, consigliere e, quando necessario, riusciva a scuoterti e farti reagire.
Il cuore, quel meraviglioso cuore che avevi, ti ha tradito, forse perché troppo logorato dalla tua disponibilità e voglia di fare, dal tuo impegno entusiasta profuso nelle mille idee che avevi, dalla tua immensa disponibilità all’ascolto degli altri.
Hai saputo creare intorno a te un gruppo di lavoro che, in pochissimo tempo, è diventato famiglia, grazie al tuo fare bonario, che ti rendeva autorevole e amato, padre e fratello, insomma uno di famiglia, un parente, oltre che un amico.
Ci mancherà la tua voce, resa roca dalle mille sigarette (spesso fumate insieme), che ci chiamava al mattino; “fratuzzo” mi chiamavi e lo sei stato davvero…
Essere tuo amico e fratello è stato fin troppo facile, chiedevi poco e davi tanto, non hai mai risparmiato un sorriso, una frase affettuosa, un ascolto e quando necessario un amichevole rimbrotto.
Ti vogliamo bene Giuseppe, sei diventato un pilastro della nostra vita, sei entrato perfino nelle nostre famiglie diventando, per i nostri figli, lo “zio Camilleri”, quello affettuoso e simpatico, complice di un bambino solo come un puro di cuore può essere.
Non potrei mai scrivere il ricordo di un collega parlando di te, perché il ruolo di “collega” seppure importante, è minimale rispetto al ruolo di “amico fraterno” che ti sei ritagliato nella mia vita, in quella della mia famiglia, in quella dei colleghi che lavorano con noi e di tutti quelli che ti hanno conosciuto e apprezzato.
Rimane un immenso dolore per avere perduto il mio “amico della vecchiaia” come eravamo soliti definirci; facevamo già progetti per il dopo-pensione, naturalmente insieme.
Ma rimarrai sempre con me, nei pensieri, nei ricordi, nella missione di completare quanto abbiamo intrapreso insieme e lasciare “ai carusi” quanto realizzato, come era tuo desiderio altruista.
Sei stato per me maestro di diplomazia, capace sempre di aggregare e di trovare il punto di accordo tra opinioni diverse e divergenti, grazie alla tua cortesia ed empatia che ti consentiva di dialogare con tutti; un vero ed unico “catalizzatore” di risorse e uomini, in nome di un obiettivo comune che sintetizzavi con la frase “dobbiamo fare funzionare le cose…”; già, fare funzionare le cose, il nostro obiettivo comune sul lavoro che diventava motore e motivo di assidua frequentazione e confronto.
La tua Unità Operativa “Percorso Nascita e Diagnosi Prenatale” funziona Giuseppe, grazie al tuo interesse e impegno, abnegazione, collaborazione ed al clima “familiare” da te creato, che da un lato rappresenta inesauribile stimolo per i medici che lavorano nella struttura, dall’altro è percepito ed apprezzato dai pazienti.
Giuseppe, o meglio “Camillo” (come ti chiamavamo in molti), la persona da chiamare quando si doveva risolvere un problema, lui conosce tutti, è voluto bene da tutti, tutti lo ascoltano e tanto fa fino a quando non risolve: si chiama impegno e voglia di fare.
Quello stesso impegno che hai profuso in politica, la tua grande passione di sempre, della quale eri fine ed esperto osservatore, oltre che profondo conoscitore e protagonista.
Negli ultimi tempi eri più triste, certamente preoccupato per la salute, ma sempre disponibile con tutti quelli che avevano bisogno di te: sempre un grande.
Io e la tua adorata Antonella ti guardavamo, eravamo preoccupati per te ma, senza rendercene conto, in te trovavamo la forza e il coraggio per intraprendere l’ennesimo percorso insieme: la risoluzione del tuo problema di salute.
Non eravamo pronti Giuseppe; il pensiero di proseguire il percorso senza di te mi rende triste ed affranto perché so perfettamente cosa ho perduto, il mio “fratuzzo”.

Ti terremo sempre nel cuore, tutti noi che ti amiamo, arrivederci fratello.
Con Amore – Pucci. 

Autore

Staff I-Press

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