Covid, problematiche attuali

Covid, problematiche attuali

30 Agosto 2023 di: Angelo Milazzo 0

Nuove varianti del virus si affacciano anche in Europa. È stata segnalata in Israele e Danimarca la variante BA.X. Nel Regno Unito la risalita dei casi di Covid e dei ricoveri sta facendo temere una nuova ondata. L’aumento dei contagi è la conseguenza dell’arrivo della variante EG.E, denominata “Eris”. Molti scienziati nel Regno Unito invocano anche sui social il ritorno all’uso delle mascherine.
Viceversa, in Italia dal 7 agosto non è più necessaria la misura dell’isolamento per le persone risultate positive al Covid. Solo In caso di sintomi è raccomandata, ma non obbligatoria, la permanenza a casa. La nuova disposizione è stata approvata dal Consiglio dei Ministri ed è stata elaborata in una Circolare ministeriale dell’11 agosto. Ai sintomatici viene semplicemente raccomandato di utilizzare una mascherina chirurgica o FFP2, se entrano in contatto con altre persone. Viene inoltre raccomandato ai positivi di evitare contatti con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza e con degenti in ospedali o RSA. I soggetti sintomatici debbono contattare il proprio medico curante se i sintomi non si risolvono dopo tre giorni. In caso di semplice contatto con un soggetto positivo, non viene applicata nessuna misura restrittiva.
Su queste decisioni avranno avuto influsso forse anche gli esiti del progetto di ricerca Neuro-Covid Italy promosso dalla SIN e pubblicato su Neurology, Giornale ufficiale dell’American Academy of Neurology. Lo Studio ha registrato che i disturbi neurologici (denominati collettivamente Neuro-Covid) sono diventati sempre meno frequenti e in risoluzione nella maggioranza dei casi, anche in tempi brevi. Bisogna però tener conto che anche recenti Studi di Autori svedesi hanno dimostrato che la proteina Spike del virus accelera la precipitazione di altre proteine, ad esempio le proteine dei prioni e la Amyloid-beta.

Nuovo vaccino

Una recentissima circolare del Ministero stabilisce una nuova campagna vaccinale in autunno, destinata essenzialmente alle categorie a rischio. Viene prevista in concomitanza con la campagna antinfluenzale 2023/2024. Verrà utilizzata una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici, la cui approvazione è prevista per fine estate/ inizio autunno, e di cui si prevede la disponibilità a partire dal mese di ottobre. L’obiettivo dichiarato è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid nelle persone anziane e con elevata fragilità, nonché quello di proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. A questi gruppi di persone viene raccomandata e offerta una dose di richiamo, con valenza di 12 mesi. Il nuovo vaccino potrà inoltre essere consigliato a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità. Ci sarà la possibilità di somministrare una dose di richiamo a distanza di almeno tre mesi. Sarà possibile la somministrazione contemporanea con altri vaccini. In particolare, viene raccomandata la somministrazione contemporanea di vaccini antinfuenzali. Il richiamo annuale viene consigliato alle persone di età pari o superiore a 60 anni, alle donne che si trovano in qualsiasi trimestre di gravidanza, agli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali. Viene raccomandata la somministrazione anche per coloro di età compresa tra 6 mesi e 59 anni che sono considerati soggetti fragili, perché affetti da patologie croniche. Tra queste, vengono in particolare elencate nella circolare: cardiopatie, diabete, insufficienza renale, patologie neurologiche, cirrosi.
Il Ministero consiglia la vaccinazione anche per i familiari e i conviventi con persone con gravi fragilità. Per le persone che presentano una importante compromissione del sistema immunitario potrebbe essere necessaria una ulteriore dose di richiamo. Nella fase di avvio della campagna, nell’eventualità di una insufficienza di dosi disponibili, sarà data precedenza ai soggetti over-80, agli ospiti di strutture per lungodegenti, a persone con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari. 

Nuove raccomandazioni dell’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato nuove raccomandazioni, in vigore fino al 30 aprile 2025. Sono raccolte in sette maxi capitoli, e potrebbero così essere riassunte.

  1. Rivedere e attuare i piani e le politiche nazionali al piano 2023-2025 dell’OMS;
  2. Sostenere la sorveglianza epidemiologica;
  3. Continuare a fare report sulla mortalità per Covid e sulla efficacia dei vaccini;
  4. Continuare ad offrire le vaccinazioni contro il Covid, sia in base ai suggerimenti dell’OMS, sia su valutazioni di dati nazionali;
  5. Sostenere la ricerca sul Covid;
  6. Garantire trattamenti comprovati dall’evidenza scientifica a tutti;
  7. Proteggere gli operatori della sanità.

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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