Covid-19, campagna vaccinale e Paxlovid

Covid-19, campagna vaccinale e Paxlovid

12 Settembre 2022 di: Angelo Milazzo 0

Nuove vaccinazioni

Una nuova campagna vaccinale ha preso il via da una recentissima circolare del Ministero della Salute. Saranno utilizzati vaccini mRna “aggiornati”, prodotti sia da Pfizer che da Moderna, consistenti in booster bivalenti, efficaci sia sul ceppo originario di Wuhan, sia sulla variante Omicron 1. Vengono raccomandati prioritariamente a coloro che non hanno ancora ricevuto la seconda dose di richiamo, la cosiddetta “quarta dose”. Si tratta dei soggetti over-60, con fragilità, ma anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali, nonché di donne in gravidanza. Possono però essere vaccinati anche tutti i soggetti di età over-12, soprattutto se non hanno completato la schedula base di tre somministrazioni. Non è prevista per il momento una “quinta dose”. Pertanto a chi ha già praticato una “quarta dose”, anche se sono passati 120 giorni, non viene, per il momento, raccomandata la nuova vaccinazione bivalente. Gli over-12 vaccinabili devono almeno aver completato il ciclo primario di vaccinazioni, cioè le prime due dosi. Il nuovo bivalente può essere sempre utilizzato, indipendentemente dal vaccino utilizzato nelle prime 2 dosi. Per chi sia stato contagiato dal Covid il vaccino bivalente può essere somministrato, purché siano passati 120 giorni dalla positività del tampone. Anche tra le varie somministrazioni di vaccini anti-Covid deve passare un intervallo di 120 giorni.
Sono in arrivo 19 milioni di dosi di vaccino bivalente. Si spera che siano compresi in questa grande quantità programmata anche i prossimi-imminenti vaccini, efficaci anche contro Omicron 4 e Omicron 5. Sarebbe logico esaurire prima le scorte del vaccino anti-Omicron 1, per poi passare all’anti-Omicron 4-5. Si spera che verrà realizzato un utilizzo ottimale di Hub, medici di famiglia, farmacie. Non bisogna dimenticare che finora la capillarità degli studi dei medici di famiglia e il rapporto fiduciario che lega i pazienti, sono stati elementi essenziali di successo per l’adesione alle vaccinazioni. Ancora una volta si porrà il problema planetario della discrasia tra la scienza e la tecnica che riescono a fornire in maniera tempestiva evidenze, vaccini e farmaci, e la società che non riesce ad organizzarsi in maniera ottimale e che, soprattutto, non riesce a fronteggiare le grosse problematiche causate da no-vax, esitanti, diffusori di fake-news.

Effetto rebound

L’efficacia del Paxlovid (Nirmatrelvir/ritonavir) nel ridurre in maniera molto significativa ricoveri e decessi è stata ampiamente dimostrata. Però in alcuni soggetti trattati con il farmaco i sintomi e il rilevamento del virus, dopo una iniziale scomparsa, ricompaiono alcuni giorni dal termine della terapia.  Una situazione di questo tipo ha interessato anche il Presidente USA Joe Biden.
In realtà gli effetti rebound sono stati descritti anche in ammalati non trattati con farmaci. Sono stati dimostrati rebound della sintomatologia in un 27% delle infezioni, rebound della carica virale nel 12% dei casi, nonché recidive sia dei sintomi e sia delle cariche virali nel 4% dei casi. In effetti, fin dal mese di Maggio i CDC avevano pubblicato un Health Alert sul potenziale rebound di Covid-19 dopo il trattamento con Paxlovid. Si prospetta quindi un prolungamento del ciclo attualmente consigliato, consistente in cinque giorni di terapia. Si guarda con molta attenzione al possibile utilizzo del farmaco in casi di Long-Covid, nei quali si riesca a dimostrare o si ritenga probabile la persistenza del virus a livello di qualche organo. Bisognerà però monitorizzare eventuali fenomeni di resistenza al farmaco, in conseguenza di utilizzi più frequenti e più prolungati. Bisogna assolutamente sempre ricordare che i farmaci non rappresentano alternative alle vaccinazioni. I farmaci non evocano risposte immunitarie protettive contro la malattia, bloccano semplicemente e transitoriamente la replicazione del virus. 

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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