Nuccio Sciacca
Direttore responsabile
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“La salute passa anche dalla pelle e la farmacia è il primo front office per aiutare a star bene con se stessi, attraverso la dermocosmesi e la cosmetica preventiva”. Lo afferma Ivano Luppino, responsabile nazionale del Dipartimento di Alta Tecnologia Isplad e volto noto della tv, che a PharmEvolution 2016 sarà di casa con due convegni (venerdì 7 ottobre) e un simposio (sabato 8) dedicati appunto all’invecchiamento cutaneo e al ruolo sempre più importante rivestito dai farmacisti quali “ambasciatori” della dermocosmesi, settore che nel comparto farmacia continua a crescere anno dopo anno, anche grazie all’interesse dell’universo maschile, che rappresenta una fetta sempre più consistente del mercato cosmetico: oltre il 30% del totale, pari a più di 3 miliardi di euro. Con un vistoso 15% di acquisti dedicati agli antiage per il viso. Dunque sempre meno bisturi, sempre più dermocosmesi. La parola d’ordine è: prevenzione dell’invecchiamento cutaneo. E il luogo naturalmente deputato a consigliare, indirizzare, fornire consulenza è la farmacia, che negli ultimi anni ha eroso quote di mercato significative al comparto profumeria e alla grande distribuzione. “Merito anche del rapporto di fiducia che lega i cittadini al farmacista, che da una recente indagine risulta il professionista più apprezzato” puntualizza il vicepresidente di Federfarma Nazionale e ideatore di PharmEvolution, Gioacchino Nicolosi.
“La farmacia – evidenzia Luppino – è un ponte tra il cittadino che vuol stare bene con la propria pelle e il dermatologo”. E se fino a ieri l’unica risposta sembrava in mano al chirurgo estetico, oggi cambia tutto, anche sulla base di nuove acquisizioni sull’origine dell’invecchiamento cutaneo e sulle moderne possibilità terapeutiche. “Ci sono due tipi di invecchiamento cutaneo – spiega il responsabile nazionale Isplad -, il crono-aging, su cui il medico non può agire perché dipende da fattori genetici, e il foto-invecchiamento, che è il meccanismo legato all’esposizione solare del paziente nel corso della vita. Sul foto-invecchiamento si può intervenire attraverso sostanze che, opportunamente veicolate nei vari strati della pelle, raggiungono il derma papillare, fucina delle proteine e delle sostanze utili al mantenimento del normale trofismo cutaneo. Il dermatologo promuove il rimodellamento e la stimolazione di nuovo collagene che è la proteina fibrosa che conferisce quell’aspetto che le pazienti vedono come compattamento, tonicità. Insieme al collagene, l’altra proteina su cui agiamo è l’elastina, che dà tensione di ritorno quando viene picchettata”.
A PharmEvolution 2016, in programma dal 7 al 9 ottobre al Centro Etnafiere di Belpasso (Catania), Ivano Luppino svelerà come si possa invertire il processo di avanzamento del foto-invecchiamento attraverso l’uso dell’alta tecnologia e di tutte le strumentazioni su cui oggi si basa l’attività terapeutica, quali luci pulsate, radio frequenza, laser.
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