Il fenomeno della violenza di genere è un problema grave che affligge l’intero Paese. Nell’ultimo decennio, sono più di cento le donne che ogni anno perdono la vita per il cosiddetto femminicidio. Un recente studio effettuato dall’ISTAT stima quasi un terzo delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni è stato vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Ma non bisogna dimenticarsi che spesso a subire violenza sono anche altri soggetti vulnerabili, come anziani e bambini. La violenza di genere è stato il tema portante del Seminario svoltasi stamattina presso l’Aula Dusmet del P.O. Garibaldi, organizzato dalla Dr.ssa Anna Colombo, Dirigente Medico-Risk Manager dell’ARNAS Garibaldi e Referente Aziendale per il Codice Rosa. Ad aprire i lavori è stato il Direttore Generale , Fabrizio De Nicola, chiamato a dare il benvenuto agli ospiti e a sottolineare il grande impegno dell’azienda di piazza Santa Maria di Gesù sul tema in questione. “Il nostro impegno sulla questione della violenza contro le donne – ha detto il manager – è totale e non lascia niente al caso. Numerosi sono stati al Garibaldi gli interventi che vanno in questa direzione e altrettanti ce ne saranno in futuro. La formazione degli operatori sanitari assume un ruolo primario, così come la necessità di riservare appositi spazi fisici e di costruire protocolli adeguati. L’attenzione riservata alle donne dalla nostra Azienda è evidente sotto molteplici punti di vista, soprattutto per quelle specialità che ci hanno permesso di portare a casa riconoscimenti importanti come i Bollini Rosa”. L’incontro ha avuto lo scopo di promuovere presso gli operatori sanitari il “Codice rosa” per l’approccio multidisciplinare nella procedura aziendale e la rete assistenziale, un percorso dedicato a chi subisce violenza di genere, sessuale, fisica, psicologica, che viene attivato al momento dell’acceso della vittima al Pronto Soccorso. Lo scopo risiede nell’esigenza di garantire alle vittime (adulte o minori): tempestività di attivazione del percorso, accoglienza riservata in un apposito locale con la massima limitazione possibile di passaggi o trasferimenti a più reparti e/o professionisti; informazioni adeguate sulla presenza di una rete di aiuto territoriale, attivazione delle procedure di raccordo con il territorio nell’ambito della collaborazione interistituzionale concordata, garanzia di assistenza da parte di personale adeguatamente formato, relativamente alle modalità di accoglienza, responsabilità, ai principali aspetti giuridici connessi. Durante il dibattito sono intervenuti, tra gli altri, la dott.ssa Anna Agosta, Presidente dell’ Associazione Thamaia, la dott.ssa Caterina Ajello, Procuratore del Tribunale dei Minori di Catania, il dott. Marcello La Bella, 1° Dirigente Polizia di Stato e la dott.ssa Marisa Scavo, Procuratore del Tribunale di Catania. Al termine dell’incontro sono stati individuati i contenuti per la stipula di un protocollo d’intesa tra l’Arnas Garibaldi e l’Associazione Galatea per l’assistenza alle donne vittima di violenza. “Dobbiamo garantire alle vittime di violenza approdi istituzionali sicuri”, questo il messaggio lanciato dalla tavola rotonda.